Nella Juventus funziona così: mentre si moltiplicano i sondaggi su obiettivi più o meno caldi – dall’austriaco Marko Arnautovic al bolognese di nascita Giacomo Raspadori pessando per i costosi Gabriel Jesus e Timo Werner – i dirigenti si mantengono in contatto con i colleghi dell’Atletico Madrid per capire quanto sia fattibile la conferma di Alvaro Morata a condizioni “juventinamente” favorevoli.
Vale a dire: dopo aver speso 20 milioni per il prestito biennale, perché gli spagnoli dovrebbero dire no alla Juve – che non vuole investirne altri 35 – se non hanno altre offerte di rilievo da valutare? Ecco il punto chiave: ad oggi sul nazionale spagnolo non è in atto una corsa pazza, anche perché l’Arsenal è sì tra i club più caldi ma non parteciperà alla Champions.